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Un bambino, uno dei tanti protagonisti di questo libro, non conoscendo il significato della parola filosofia, ha provato a dire: "la filosofia è il filo che soffia". Chiara, la studentessa che aveva seguito il percorso filosofico di quel bambino e della sua classe, commentò così la definizione: "Il filo può essere una buona metafora per esprimere il processo di costruzione di un pensiero filosofico, in quanto i concetti che emergono si intrecciano per costituire un qualcosa di unico e durevole. Allo stesso modo il soffio è fondamento della nostra esistenza, in quanto componente vitale per l'uomo: associandolo al pensiero, il "filo" che si crea in una discussione diventa qualcosa di indispensabile, che nobilita le persone, rendendole uniche rispetto a tutto quanto ci circonda". Partendo da questa riflessione, il testo presenta le diverse esperienze che molti bambini e insegnanti hanno maturato nel cuneese, filosofando nelle sezioni di scuola dell'infanzia o nelle classi di scuola primaria, navigando nel mare sconfinato delle parole, dei concetti e delle loro intricate relazioni che, come fili intrecciati, costituiscono la corda robusta dei pensieri.